Il Canto anarchico in Italia nell’Ottocento e nel Novecento

il canto anarchicoCatanuto, Santo

Schirone, Franco

A più di un secolo di distanza dalla composizione del primo canto anarchico di lingua italiana, quel Dimmi buon giovine di origine comunarda che solo recenti ricerche hanno reso nella sua interezza, è stato possibile ricostruire la mappa completa di un patrimonio canoro che, finora decentrato in una miriade di scritti sparsi un po’ dovunque, si presenta ormai come un fenomeno solido, vivo e pienamente oggettivo. Più volte proposto come oggetto ideologicamente specifico nell’area del canto popolare a valenza politica, il canto anarchico ha, in verità, iniziato un nuovo modo di intendere ed esprimere il canto popolare stesso nelle nuove modalità di canto sociale inaugurando la stagione dell’emancipazione della memoria collettiva.

casa-editrice: Zero in Condotta
anno: 2009
isbn: 9788895950105
euro: 25,00