la mia vita fuori dall’utero

la mia vita fuori dall'utero - locandina reading musicaleEdizioni Haiku presenta il reading musicale de La Mia Vita Fuori dall’Utero, 50 brevissimi racconti “pornopunk” di Daniele Capaccio.

Giovedì 30 aprile alle 21.00 il giovane autore romano Daniele Capaccio ci presenta il suo libro, La Mia Vita Fuori dall’Utero (Ed. Haiku 2014), con un reading musicale definito porno-punk dall’autore stesso e che prevede la lettura di brani scelti, accompagnati dalle note del basso di R.e.n.a.t.o.

Un evento imperdibile per un’insolita lettura del mondo, volutamente provocatoria e realisticamente surreale  …

“Il mondo è fatto di cose tangibili e reali, ma la vera forza che sostiene la materia sono le parole”.

La mia vita fuori dall’utero raccoglie cinquanta brevissimi racconti (più una piccola autobiografia romanzata a chiusura dell’opera) che inscenano spaccati di una quotidianità spesso cruda e disarmante, ma che alle volte si fa più dolce e poetica.
Ogni racconto è fine a sé stesso, come a rappresentare un piccolo universo chiuso o la sceneggiatura di un corto cinematografico, ed è accompagnato da un particolare “for a better understanding of this post, listening to”, ovvero un’indicazione per un accompagnamento musicale che l’autore suggerisce al lettore per la miglior fruizione del racconto stesso.

La serata prevede una scaletta arrangiata su una decina di brani selezionati dall’autore e scelti fra i 50 racconti che compongono l’opera, ai quali si aggiungono bis d’inediti “Senza Titolo”. L’accompagnamento musicale, con le note di basso a sostenere la voce di Capaccio, è a cura di R.e.n.a.t.o.:

I – Slasher Movie
II – Bukowski / presentazione e cazzate varie
III – God of Unsaid
IV – Teeth
V – Ropes
VI – Fermo D’Inverno (inedito di R.e.n.a.t.o.)
VII – Brick
VIIbis – Ipotesi Banana Time (inedito)

Tra flashback e istantanee dal sapore squisitamente bukowskiano, è tutto un susseguirsi di personaggi diseredati, che vivono ai limiti della società, nonché della loro stessa vita. Sono i classici losers metropolitani, ripresi in un momento topico della loro esistenza e la cui unica vera preoccupazione è quella di vivere alla giornata, “svangarla”, e non per arrivare a fine mese ma semplicemente “a fine settimana”. Tra prostitute e intimità perverse, tra battaglie alcoliche e il classico gioco d’azzardo, tuttavia, Daniele Capaccio ci regala attimi insperati di struggente umanità.

“sarebbe tutto più semplice se fossimo in un film slasher.
diretti verso un week-end di follie, decisi a bere, fumare e scopare il più possibile.”.

Dall’autobiografia dell’autore: “Daniele Capaccio nasce a Roma nel 1981. Subito tutti si rendono conto dello straordinario potere che il nascituro ha in dote: non sa fare niente, ma lo fa magnificamente. … dietro suggerimento di una sua amica fonda la Nothing S.r.l. ditta che produce niente, ma lo mette in una scatola costosissima. … Capaccio decide di esplorare altri mondi oltre l’industria e incide il suo primo cd musicale, NIENTE, nel 1998, seguito nel 2002 da PIU’ NIENTE e nel 2004 da ANCORA NIENTE. … nel 2010 fa il suo esordio al cinema con NIENTE DA FARE, 3 ore e 44 minuti di pellicola non impressa …”

“vi lascio con un ipotetico stato facebook che, penso, Bukowski avrebbe scritto se fosse ancora qui e avesse avuto la fantasia di aprire un profilo:
FOTTETEVI TUTTI, VOI E FACEBOOK.
E PAULO COELHO.