L’imperatore del nord

Nel 1933, con gli Usa ancora nella morsa della terribile crisi economica, un emarginato chiamato l'imperatore del nord, locandina film“Numero uno” per la sua superiore abilità nel viaggiare di frodo sulle ferrovie, sfida il feroce Shak, capotreno del convoglio merci fra Salem e Portland, deciso a impedirgli di compiere a sbafo l’intero percorso. Ne esce una durissima lotta, spietata, intrisa di violenza, di sangue e di morte. Realizzato a mo’ di ballata, il film evidenzia la propria natura metaforica dell’eterno conflitto fra individualismo libertario e servaggio del potere. La narrazione tesa, i ritmi serrati danno efficaia al crudo, intransigente “messaggio” dell’opera.

Tra Numero 1 e Shack si ingaggia una lotta senza esclusione di colpi, una guerra feroce a bordo di carrozze in fiamme, su treni merci logori; lo scontro è personale e politico. Si perché il treno è la metafora del potere, Numero 1 deve sconfiggere il potere e chi lo guida. Il personaggio interpretato da Lee Marvin è uno degli ultimi eroi veri, è un cowboy nella Grande Depressione, è una figura anarchica che percuote Shack e vendica la comunità dei senzatetto. Nel mezzo dello scontro poi va inserito Cigarette, un giovinastro che rappresenta l’America di quegli anni: indifesa ed allo stesso tempo volenterosa. Cigarette diventa allievo di Numero 1, sarà “L’Imperatore del Nord” a far da maestro di vita al nostro.

Martedì 29 novembre, ore 21.30

ingresso 3,00 euro