Lo Stirner anarchico di John Henry Mackay

La biografia di Max Stirner, redatta da John Mackay in tre diverse stesure, resta l’unica compiuta descrizione della vita del filosofo che ha pure la pretesa, come si legge nel titolo, di trattare del suo libro. Mackay, come lui stesso ci informa, scoprì per caso l’opera di Stirner nel 1887, leggendo la Storia del materialismo di Lange, un’opera del 1866 nella quale c’è un breve rinvio a Stirner e al nucleo del suo pensiero. La lettura del libro di Stirner fu per Mackay una vera folgorazione: lui, militante anarchico, di quella tendenza dell’anarchismo che si richiamava esplicitamente all’individualismo, pensò di aver trovato in Stirner e nella sua opera il teorico dell’anarchismo individualista e la più compiuta espressione della filosofia e della visione del mondo di questa corrente di pensiero. Dal momento in cui legge L’unico, Mackay si sente investito di una missione: divulgare il verbo stirneriano e ricostruire la vita del filosofo di Bayreuth. La biografia appare come un tentativo di conciliare i due aspetti: ricostruire la vita del filosofo dalla nascita alla tomba e dedicare un intero capitolo del suo libro, il quinto, all’opera di Stirner.

conferenza di Enrico Ferri in occasione della presentazione del libro di J.H. Mackay: Max Stirner – La sua vita e la sua opera

venerdì 22 marzo, ore 18.00