Antimilitarismo

Il linguaggio come manifestazione della vita reale

Il linguaggio come manifestazione della vita reale, manifesto

Non fanno altro che parlare di pace, mentre vendono armi, appoggiano azioni di guerra contro paesi liberi. Il loro progresso è morte nucleare e distruzione dell’ambiente. La cultura proposta da loro serve solo a fare soldi. Continuamente si esprimono contro la violenza e parlano di umanità, mentre nella produzione materiale dei beni della vita mettono in pratica l’atto più violento e disumano, il lavoro sotto padrone

numero: 6133

Celebrare gli eserciti e rifiutarne i missili?

Celebrare gli eserciti e rifiutarne i missili?, manifesto

Sempre gli eserciti si serviranno di nuovi più efficaci strumenti di morte. Sempre l’autoritarismo governerà il sequestro legale della leva, la violenza fisica e psicologica stroncherà ogni pericolosa espressione di individualità cosciente da reprimere, corrompere, asservire …

Oggi che la barbarie del potere è difficile celare, il crescente dissenso viene strumentalizzato, le sue lotte deviate su obiettivi marginali, su una genericità di intenti utili solo a conservare il presente. La nostra solidarietà va: alle scelte che più energicamente si oppongono allo stato; al rifiuto di ogni pace sociale fondata sugli eserciti (borghesi, “democratici”, popolari) dove continuare ad esistere il potere dell’uomo sull’uomo; ai detenuti che nelle carceri militari pagano il loro antagonismo al potere, al loro diserzione, i loro rifiuto della rassegnazione; infine a che da sempre e ovunque conduce lotte e rivolte per l’insubordinazione sociale

numero: 6107
dimensione: 84x60 cm

Jesusu Fortez deve rimanere in Italia! no al militarismo spagnolo!

Jesusu Fortez deve rimanere in Italia, manifesto

L’anarchico spagnolo Jesus Fortez è in attesa di essere estradato in Spagna, dove lo attende una lunga detenzione in carcere. La sua colpa consiste nell’appartenere a quel movimento libertario che rappresenta un ostacolo concreto al processo reazionario in corso nel paese. Contro quel movimento infatti nel febbraio 1978, veniva organizzata una provocazione che, simile a Piazza Fontana del 1969, tentava di scaricare sugli anarchici un attentato antiproletario di netta marca padronal-poliziesca, al fine di screditarli e di criminalizzarli, alimentando una tensione sociale che favorisse il passaggio indolore da una forma all’altra dell’oppressione capitalista

Oggi come allora il movimento libertario internazionale è impegnato nell’impedire che un altro crimine si compia

numero: 6115
dimensione: 84x60 cm

Contro la guerra, contro la pace armata

Contro la guerra, contro la pace armata, manifesto

La guerra comincia per motivi economici (in questo caso il controllo dei giacimenti petroliferi), è fatta con gli eserciti (soldati professionisti o di leva), è combattuta con le armi (che gli operai costruiscono anche in tempo di pace) … smantellamento dell’industria bellica e restituzione ad attività vitali di ogni area militarizzata; abolizione delle forze armate …; soppressione delle forme statali gerarchizzate fondate sul privilegio, sullo sfruttamento …

Non vi può essere pace in un mondo dove la libertà ha il colore del denaro, dove l’omologazione produce abbrutimento, dove la violenza è organizzata quotidianamente dalle istituzioni

numero: 3591
dimensione: 70x50 cm