Lotta Armata – Carcere e Repressione

A Gianfranco Faina

A Gianfranco Faina, manifesto

Il compagno Gianfranco Faina è morto. Lo hanno accompagnato fino in fondo la violenza e la disumanità dei suoi nemici, dei nostri nemici: le forze dello Stato e di coloro che aspirano a farsi Stato

Ma noi compagni che abbiamo condiviso con lui lotte politiche e passione rivoluzionarie riconosciamo la sua vita, la sua storia come patrimonio delle vittorie e degli errori della lotta rivoluzionaria per la libertà

numero: 3466
dimensione: 84x60 cm

La sovversione sociale non è mai terrorismo

La sovversione sociale non è mai terrorismo, manifesto

Il 10-9 a Parma avrà luogo il processo contro: Valeria Vecchi, Ivan Zerlotti, Nella Montanini, militanti anarchici accusati di: associazione sovversiva, costituzione e partecipazione a banda armata, detenzione, trasporto, confezione e spedizione di materiale esplosivo nel carcere di Badu ‘e Carros, tentata e procurata evasione e sostituzione di persona

Noi non dimentichiamo che questo processo è prima di tutto un processo alle nostre idee e alle nostre lott

numero: 3409
dimensione: 84x60 cm

L’anarchico Giovanni Marini nel 1972 …

L'anarchico Giovanni Marini, manifesto

… si è difeso da un’aggressione fascista. La giustizia di stato lo ha condannato a nove anni di carcere. Già nel luglio 1976 – avendo scontato metà della pena – secondo la legge italiana può usufruire della libertà condizionale. Questa sarà possibile solo se gli sfruttati faranno propria la sua lotta …

Solo se si trasformerà la lotta per la libertà di Marini in lotta globale contro il sistema si potrà costringere lo stato a liberarlo. Per la libertà di Marini lottiamo contro il potere

numero: 3408
dimensione: 84x60 cm

Fai politica? Sei terrorista!

Fai politica? Sei terrorista, manifesto

Martedì 23 ottobre 1979 alle ore 9 Renato Cornacchia sarà interrogato dal magistrato L. Scalia presso il Tribunale di Biella. Ancora una volta la mano pesante del potere ricade su compagni che lavorano a livello sociale e politico contro il padrone.

Annientare il dissenso vuol dire: – 61 licenziati alla Fiat, – 1550 licenziamenti alla Olivetti di Ivrea, – arresti del 7 aprile, – perquisizioni, – criminalizzazione di tutti i compagni; Unica risposta deve essere: bloccare questo disegno repressivo, per non permettere che coloro che rifiutano la propria condizione di sfruttamento siano per sempre zittiti

numero: 3417
dimensione: 83x56 cm

Repressione e controrivoluzione oggi in Italia

Repressione e controrivoluzione oggi in Italia, manifesto

Dopo anni di lotte proletarie e rivoluzionarie, oggi assistiamo ad una controffensiva dello stato che va sviluppandosi su tutti i piani dell’esistente. Gli esempi non mancano: si va dalla riorganizzazione produttiva in fabbrica, alla militarizzazione del territorio e della società, dalla “restaurazione” autoritaria della scuola sino alle pratiche da avvoltoi nelle calamità naturali. Ma l’aspetto più clamoroso e brutale viene offerto dall’uso che lo stato fa della cosidetta Giustizia, attraverso i suoi processi di regime e la carcerazione diffusa che trova nei Carceri Speciali, il suo punto più alto

Noi rifiutiamo questa morsa asfissiante! Solo la ripresa del movimento antagonista, solo la prtica attiva di difesa e diffusione della libertà reale, può permetterci di uscire da questo tunnel angosciante. Assemblea

numero: 6120
dimensione: 100x70 cm