Lotta Armata – Carcere e Repressione

Valerio un comunista

Valerio un comunista, manifesto

La sua storia è la nostra storia. Mobilitazione di massa

Se un urlo rompesse il silenzio, se una luce si accendesse nel buio nel coro di voci e nella pioggia di soli, leggeresti che il silenzio e il buio non possono esistere. Il nostro bisogno di comunismo, il nostro internazionalismo, le nostre lotte sono sempre presenti, la repressione dello stato, fatta di stragi o assassini, oppure di galere, quartieri lager, disoccupazione, è sempre la stessa. Oggi come ieri il proletariato conosce i propri nemici. I fascisti possono anche parlare di democrazia ma le loro stragi parlano di loro

numero: 3348
dimensione: 100x70 cm

Franco Serantini

Franco Serantini, manifesto

Contro il terrorismo di stato, manifestazione anarchica nazionale

Manifestazione anarchica nel V anniversario dall’assassinio dell’anarchico Franco Serantini. Il 6 maggio 1972 durante una manifestazione antifascista la polizia assassinava Franco Serantini. L’azione repressiva dello stato e dei padroni continua. La strategia della tensione diventa pratica della tensione; magistratura e parlamento criminalizzano le lotte proletarie. I sindacati impongono la tregua sociale. I compagni rivoluzionari continuano a morire nelle piazze e marcire nelle galere

numero: 3444
dimensione: 84x60 cm

Processo contro Monica Giorgi

Processo contro Monica Giorgi, manifesto

Il 19 aprile inizierà a Firenze il processo d’appello contro Monica Giorgi, anarchica, già condannata a 12 anni in un processo farsa dove le uniche “prove” erano costituite dalla testimonianza di un pentito ampiamente smentito nel corso dell’udienza. Con questa sentenza lo stato ha dimostrato la volontà di punire chi non si sottomette alla logica del potere rifiutando di recitare il “mea culpa” del cosiddetto pentimento. Monica è stata condannata per le sue idee, per la forza con cui le difendeva e propagandava, per il suo(e nostro) bisogno di rendere reale l’utopia della libertà

..rivoglio la mia libertà!..

numero: 6114
dimensione: 84x60 cm

Jesusu Fortez deve rimanere in Italia! no al militarismo spagnolo!

Jesusu Fortez deve rimanere in Italia, manifesto

L’anarchico spagnolo Jesus Fortez è in attesa di essere estradato in Spagna, dove lo attende una lunga detenzione in carcere. La sua colpa consiste nell’appartenere a quel movimento libertario che rappresenta un ostacolo concreto al processo reazionario in corso nel paese. Contro quel movimento infatti nel febbraio 1978, veniva organizzata una provocazione che, simile a Piazza Fontana del 1969, tentava di scaricare sugli anarchici un attentato antiproletario di netta marca padronal-poliziesca, al fine di screditarli e di criminalizzarli, alimentando una tensione sociale che favorisse il passaggio indolore da una forma all’altra dell’oppressione capitalista

Oggi come allora il movimento libertario internazionale è impegnato nell’impedire che un altro crimine si compia

numero: 6115
dimensione: 84x60 cm

Per vent’anni Faina ha denunciato e combattuto l’operato di questo immondo apparato …

Per vent'anni Faina ha denunciato e combattuto..., manifesto

… di servi della macchina capitalistica la cui permanente funzione di controllo e repressione interna della classe operaia si è sempre intrecciata con il tentativo di assumere direttamente la guida dello Stato. Nell’infame libello “terrorismo e nuovo estremismo” l’invito a rintracciare Faina e a “giustiziarlo” – come oggi è avvenuto – si esprimeva attraverso la calunnia dell'”ambiguo personaggio”, scampato alla cattura grazie all’aiuto di elementi dei settori “separati” dello Stato – guarda caso quelli stessi “in concorrenza” di rintracciarlo

Il P.C.I. di Genova ringrazia, a proposito di internazionalismo poliziesco, la Germania Federale; ringrazia l’università di Genova; ringrazia i giudici di Livorno … il 28 Giugno la Corte d’Assise del tribunale di Livorno ha condannato a complessivi 64 anni di carcere i compagni Faina, Messana, Meloni, Monaco e Geminiani …

numero: 6082
dimensione: 86x60 cm