Requiem for a dream

requiem for a dream, locandina proeizioneRequiem for a Dream è una storia di “condivisioni”. Fra un ragazzo e la sua bella. Fra un ragazzo e il suo amico più fidato. Fra un figlio degenere e l’affettuosa madre. In particolare, madre e figlio condividono la prima scena del film, ossessioni da dipendenze, condividono il fallimento della sorte. Madre e figlio condividono lo sdoppiamento dell’identità (scissa fra la gelida, impietosa realtà e anestetiche proiezioni di sogni e pie illusioni). Madre e figlio condividono il mezzo: la droga (la si chiami come si vuole: eroina, sesso o tv) sempre, infatti, essa si traduce nel cuneo tagliente che si insinua tra l’uomo e i suoi irrazionali desideri; è l’illusoria via che promette di modificare le proporzioni della propria immagine nel mondo.

E intanto il requiem scandisce i passi di una caduta verso l’abisso, delirante e inarrestabile, che brucia tutte le tappe in una manciata di stagioni…
Così, mentre contorsioni viscerali ghermiscono gli ultimi residui di aspirazioni e forza interiore, l’ossessione dilaga e divora tutto. Uno iato allucinante tra il modo in cui personaggi vedono se stessi e il modo in cui appaiono a noi e all’ambiente circostante; l’abisso sconvolgente tra ciò che essi sognano di diventare e ciò che finiscono per essere.

Il vorticoso montaggio destruttura il continuum di immagini (con incessanti split screen e time lapse) come atto riflesso di una parallela frammentazione della vita dei protagonisti; l’esigenza estrema di rappresentare uno strazio che si ripete all’infinito, ogni giorno (per chi soffre di un certo tipo di dipendenze). E` l’unico modo per iniettare soluzioni di disagio profondo; di rantoli di terrore; di dolore vero.

La titanica colonna sonora (la cui bellezza struggente è legata allo spessore della vita dei protagonisti da un vincolo di proporzionalità inversa) martella sentimenti atroci nella carne viva di chiunque e plasma stati d’animo fragilissimi a immagine a somiglianza di una realtà deformata e abominevole.

martedì 24 maggio, ore 21.30

ingresso 3,00 euro