Terra libertà

terra e libertà, locandina film di ken LoachAlla morte di David Carr, un operaio inglese di Liverpool, la nipote rovista tra i ricordi del nonno trovando vecchi articoli di giornale riguardanti la guerra civile spagnola, lettere, cimeli ed un foulard rosso contenente della terra. Attraverso i ricordi di questo operaio si ripercorrono gli atti di una tragedia dolorosissima: non solo perché lasciò che Franco e il totalitarismo vincessero contro l’idea di una Repubblica libera, ma anche perché quella civile è la guerra più crudele che si possa combattere. Non Uomini contro Uomini, ma Fratelli contro Fratelli; in questo caso addirittura Compagni contro Compagni.

Con estremo rigore storico, alternando momenti lirici a sequenze di cruda violenza, Ken Loach riesce nell’intento non facile di trasmettere le sensazioni di un giovane comunista, partito da Liverpool per difendere gli ideali di Giustizia e Libertà, che finirà ideologicamente sconsolato per gli avvenimenti che progressivamente portarono ad una vergognosa lotta interna tra i miliziani (soprattutto anarchici) del POUM e i comunisti, asserviti alla politica apparentemente più moderata dell’Unione Sovietica.

In una delle scene più memorabili due combattenti volontari, ma all’interno delle due distinte fazioni, si ritroveranno uno di fronte all’altro, fucile in mano, a discutere sul perché stanno lì a spararsi tra di loro invece che contro i fascisti. L’estrema lucidità con la quale si ricostruiscono le vicende di quegli anni, non impedisce la grande commozione con la quale si assiste ad alcune scene di straordinaria bellezza rivoluzionaria. Quella della presa di un paesino da parte dei rivoluzionari che prima uccidono un prete (assassino) e poi di come e quando collettivizzare la terra, è testimoniata da una telecamera a spalla che commuove nel suo frenetico rincorrere sguardi, gesti e parole dei protagonisti che discutono.

Loach, che quasi sempre ha appoggiato i più deboli o gli sconfitti, non si lascia però prendere da nostalgia o rassegnazione, regalandoci alla fine del film, un messaggio di speranza e responsabilità alle nuove generazioni, perché possano continuare a lottare sempre per la Terra e la Libertà, quelle racchiuse in un fazzoletto rosso depositato sulla bara del nonno…

Martedì 18 ottobre, ore 21.30

ingresso 3.00 euro