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Valerio un comunista

Valerio un comunista, manifesto

La sua storia è la nostra storia. Mobilitazione di massa

Se un urlo rompesse il silenzio, se una luce si accendesse nel buio nel coro di voci e nella pioggia di soli, leggeresti che il silenzio e il buio non possono esistere. Il nostro bisogno di comunismo, il nostro internazionalismo, le nostre lotte sono sempre presenti, la repressione dello stato, fatta di stragi o assassini, oppure di galere, quartieri lager, disoccupazione, è sempre la stessa. Oggi come ieri il proletariato conosce i propri nemici. I fascisti possono anche parlare di democrazia ma le loro stragi parlano di loro

numero: 3348
dimensione: 100x70 cm

Franco Serantini

Franco Serantini, manifesto

Contro il terrorismo di stato, manifestazione anarchica nazionale

Manifestazione anarchica nel V anniversario dall’assassinio dell’anarchico Franco Serantini. Il 6 maggio 1972 durante una manifestazione antifascista la polizia assassinava Franco Serantini. L’azione repressiva dello stato e dei padroni continua. La strategia della tensione diventa pratica della tensione; magistratura e parlamento criminalizzano le lotte proletarie. I sindacati impongono la tregua sociale. I compagni rivoluzionari continuano a morire nelle piazze e marcire nelle galere

numero: 3444
dimensione: 84x60 cm

Gragnana festa per Umanità Nova

Gragnana festa per Umanità Nova, manifesto

5-6-7- agosto

Il capitale, lo Stato, il riformismo vecchio e nuovo, le religioni continuano a pensare di potere conciliare la bomba al neutrone e la vita, gli sfruttatori e gli sfruttati. La festa in sostegno del nostro giornale è la festa di coloro che si oppongono a tutto ciò e sono pronti ad avvicinare la venuta della nuova società adottando dei mezzi compatibili con il fine

numero: 6108
dimensione: 84x60 cm

Leggiamo Anarchia

Leggiamo Anarchia, manifesto

Foglio di lotta per la rivoluzione sociale

La sola Anarchia può rendere cosciente l’uomo, perché solo l’Anarchia saprà renderlo libero [Luise Michel]. Le repressioni sono spietate: noi tutti lo sappiamo. Ma le repressioni hanno fatto mai indietreggiare qualcuno, a parte i codardi? [Libertad]

numero: 6109
dimensione: 84x60 cm

Primo maggio anarchico

Primo maggio anarchico, manifesto

“Da oggi nessun operaio deve lavorare più di otto ore”. Con questa parola d’ordine, i proletariato americano scendeva in lotta alla fine dell’800. Ed è per questo motivo che la violenza della borghesia e dello Stato si abbatté su di loro, assassinando cinque anarchici che erano alla testa delle lotte. Da allora il Primo Maggio è stato dichiarato in tutto il mondo giornata di Sciopero Internazionale … Lavoratori oggi il Primo Maggio si “celebra” con questa situazione: – regolamentazione, concordata fra Stato e sindacati, del diritto di sciopero; – aumento della divisione fra alte e basse qualifiche operaie; – reintroduzione del cottimo e degli assegni di merito; – divieto di manifestare dissenso sugli accordi firmati dai sindacati …

Contro tutto questo gli anarchici propongono: autoorganizzazione diretta di classe, rifiutando la delega; non collaborazione, opposizione, resistenza al progetto di pace sociale imposto da vertici sindacali, Stato e padroni …

numero: 6112
dimensione: 84x60 cm

Partecipare autogestire non delegare

Partecipare autogestire non delegare, manifesto

Partecipare vuol dire poter decidere e dissentire, poter incidere e trasformare, poter affrontare, insieme agli altri lavoratori, la soluzione dei propri bisogni; autogestire vuol dire organizzare e realizzare l’autonomia locale in opposizione all’autorità statale; non delegare è togliere ai politici e alla burocrazia dei partiti il monopolio della soluzione dei problemi sociali, è non giustificare i potere comunque esso si manifesti

Per questo gli anarchici non andranno a votare

numero: 6110
dimensione: 85x60 cm

Celebrare gli eserciti e rifiutarne i missili?

Celebrare gli eserciti e rifiutarne i missili?, manifesto

Sempre gli eserciti si serviranno di nuovi più efficaci strumenti di morte. Sempre l’autoritarismo governerà il sequestro legale della leva, la violenza fisica e psicologica stroncherà ogni pericolosa espressione di individualità cosciente da reprimere, corrompere, asservire …

Oggi che la barbarie del potere è difficile celare, il crescente dissenso viene strumentalizzato, le sue lotte deviate su obiettivi marginali, su una genericità di intenti utili solo a conservare il presente. La nostra solidarietà va: alle scelte che più energicamente si oppongono allo stato; al rifiuto di ogni pace sociale fondata sugli eserciti (borghesi, “democratici”, popolari) dove continuare ad esistere il potere dell’uomo sull’uomo; ai detenuti che nelle carceri militari pagano il loro antagonismo al potere, al loro diserzione, i loro rifiuto della rassegnazione; infine a che da sempre e ovunque conduce lotte e rivolte per l’insubordinazione sociale

numero: 6107
dimensione: 84x60 cm